a cura di Marcello De Vecchi

Il primo incontro con Robert Simon fu nell’agosto del 1981, quando partecipai al suo corso di litografia sperimentale che si teneva nella sede della Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, allora situata sul Canal Grande di fronte all’Archivio della Biennale. Lavoravo da pochi mesi nella Scuola di grafica e di litografia ne sapevo ancora ben poco. Nel mese precedente avevo partecipato al corso tenuto da Romolo Milani e Luca Crippa e avevo avuto modo di conoscere le prime rudimentali nozioni su questa complessa tecnica di stampa d’arte. In questo corso tenuto da Simon ero stato inserito come assistente di fotolitografia, tecnica con la quale avevo più pratica. Simon aveva portato con sé una coppia di allievi da Mulhouse (Francia), dove teneva lezione, che lo aiutarono nella stampa delle pietre e delle lastre. Il mio compito di assistente fu relegato agli ultimi tre giorni di corso e consisteva inizialmente nell’imprimere in lastre lito presensibilizzate, tramite la luce di un bromografo, alcuni disegni che gli allievi avevano fatto con una matita grassa su carta da lucido. Questo mio intervento si concludeva con la stampa di queste lastre per mezzo di una scassata macchina offset industriale. La tecnica fotolitografica non era molto apprezzato da Simon che preferiva le litografie “originali” disegnate dall’artista direttamente sulle matrici, ma tollerò con molta bonomia il mio intervento e mi lasciò fare con la massima libertà. Da allora ci siamo visti ogni anno per quasi quindici anni: lui come maestro ed io come assistente, non più di fotolito ma di litografia “originale” coadiuvandolo nel seguire gli allievi nei vari passaggi tecnici e aiutandoli a stampare.

Venezia anni ’80: il maestro Robert Simon a sinistra, l’assistente Marcello De Vecchi al centro ed un allievo durante un corso estivo di litografia nella Scuola Internazionale di Grafica.

Il maestro Simon non era una persona che parlava molto ma piuttosto pratica. La tecnica litografica era da lui insegnata con poche parole e molti esempi concreti. Il suo intervento si limitava soprattutto all’uso come matrice della pietra calcarea, mentre per le matrici di zinco o di alluminio delegava quasi tutto a me. Era una persona cortese e disponibile ma a causa delle sue difficoltà con l’italiano gli allievi preferivano rivolgersi a me per ogni chiarimento tecnico. E così diventavo in qualche lezione, il vero punto di riferimento del corso ma lui gentilmente lasciava fare senza sentirsi menomato in autorevolezza.

Solo durante il corso dell’estate 1992 ci fu fra di noi qualche discordia. La questione riguardava la liceità di riportare i segni dei bordi delle pietre sulle stampe litografiche. Essendo i bordi delle pietra sovente frastagliati ritenevo che mostrare la loro impronta a secco sulla carta rendeva la stampa più accattivante. Simon però non era d’accordo: asseriva che era antica consuetudine e regola non riportare i bordi della pietra nelle litografie originali. L’anno dopo però ci fu una riconciliazione reciproca. Lui si scusò per essersi impuntato in una cosa così poco importante. Disse letteralmente che in quella diatriba aveva “ragionato con il paraocchi”. E riprendemmo a fare i corsi assieme.

Il maestro Robert finito il corso proseguiva per la Grecia assieme alla moglie Margherita, persona di grande simpatia e umanità. Ricordo che un anno, credo nel 1994, il corso fu cancellato a causa di un numero insufficiente di iscritti. Lui però venne a Venezia lo stesso come turista ma durante questa sua vacanza si sentì male e fu ricoverato nello storico ospedale veneziano di SS. Giovanni e Paolo. Quando lo seppi andai a trovarlo, scambiai con lui qualche parola ma come era sua consuetudine fu molto riservato. Ricordo che lo salutai auspicando per noi e per la litografia tempi migliori. Fu l’ultima volta che lo vidi. La malattia doveva essere ben più grave di quanto lui pensava. E così dopo pochi anni morì nella sua amata Moulhouse all’età di 71 anni.

Joseph Emile Robert Simon, biografia artistica

Pittore, incisore e litografo, nato a Mulhouse (Francia) il 10 02 1928 e morto a Mulhouse il 22 05 1999. Figlio di Joseph e di Marguerite Wanner, sposato con Marguerite Settelen il 23 07 1963. Nel 1942 frequentò la Scuola di Disegno di Mulhouse e trasse beneficio dalla guida di Paul Weiss. Leon Lang lo introdusse alla litografia, ma può essere considerato un autodidatta. Dal 1963 al 1990 insegnò alla Scuola di Belle Arti di Mulhouse, dove istituì laboratori di serigrafia, incisione, tipografia e litografia. In estate, dal 1978 al 1996 ha tenuto corsi estivi di litografia presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Dal 1973 al 1980, fu responsabile del corso di storia dell’arte presso la Facoltà di Lettere di Mulhouse. Fu presidente di Art Contemporain Mulhouse, presidente della Biennale Europea dell’Incisione di Mulhouse, membro degli Artisti Indipendenti d’Alsazia e membro del Comitato della Società Godefroy Engelmann di Mulhouse. Fece numerosi viaggi di studio in Provenza, Italia, Paesi Bassi e Grecia. Soggiornò frequentemente nelle Alpi. Attratto inizialmente dall’impressionismo e dall’opera di Cezanne, si dedicò nelle sue opere al paesaggio, sopratt utto a quello di alta montagna. Ha allestito parecchie mostre personali in Francia, Svizzera e Italia.

Le quattro opere qui sopra riportate sono litografie disegnate da Robert Simon su matrice di pietra calcare

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